Manutenzione impianti a gas (UNI 11280)

La manutenzione degli impianti secondo la legislazione vigente è strutturata in fasi distinte. Le fasi sono così denominate:

  • controllo iniziale: Il controllo iniziale consiste in un controllo da effettuarsi in una fase precedente e non contemporanea alla fase di controllo periodico (ispezione), a cura di personale specializzato, specificatamente competente per un’analisi di conformità;
  • sorveglianza: La sorveglianza consiste in una misura di prevenzione, che deve essere effettuata dall’utente o da persone da lui delegate che abbiano ricevuto adeguate istruzioni, atta a controllare l’impianto e il suo stato operativo; periodicità minima: almeno mensile;
  • controllo periodico (ispezione): Il controllo consiste in una misura di prevenzione atta a verificare la corretta funzionalità dell’impianto. L’utente deve conservare una planimetria riportante l’esatta ubicazione dei componenti ed i dati tecnici dell’impianto, che devono essere messi a disposizione del manutentore. Devono inoltre essere eseguiti i controlli e le prove, come di seguito riportato, da parte della persona qualificata; periodicità minima: almeno 2 volte all’anno con scadenza semestrale;
  • manutenzione ordinaria: La manutenzione ordinaria si deve mettere in atto durante tutta la vita utile dell’impianto. In questa fase si passa da attività esclusivamente di verifica ad un effettivo mantenimento dello stato di fatto in cui l’impianto è stato consegnato al responsabile dell’impianto; periodicità minima: occasionale, secondo esigenza per riparazioni di lieve entità;
  • manutenzione straordinaria: L’utente deve valutare in funzione ai rischi specifici le misure temporanee sostitutive da mettere in atto per tutto il periodo durante il quale l’impianto stesso non potrà garantire i livelli di sicurezza per cui era stato progettato; periodicità minima: occasionale, secondo esigenza per operazioni di particolare importanza;
  • revisione programmata: La revisione programmata consiste in un intervento a scadenza, atta a mantenere efficiente l’impianto di spegnimento e rivelazione incendi, attraverso una serie di accertamenti ed interventi volti a determinare anche lo stato dei componenti che nella fase di controllo periodico sono solo ispezionati senza smontaggio.

Devono essere effettuate le seguenti operazioni.

  • Esecuzione di tutte le verifiche previste nelle fasi di sorveglianza e controllo
  • Pulizia interna delle tubazioni mediante soffiatura con gas compresso.
  • Smontaggio delle bombole e delle manichette di collegamento al collettore.
  • Smontaggio delle valvole di non ritorno.
  • Ricollaudo delle bombole con pressatura idraulica 1,5 volte la pressione di esercizio
  • Periodicità minima: ogni 10 anni;