Manutenzione estintori: controlli periodici e conformità normativa

25 ago 2025

Manutenzione estintori: controlli periodici e conformità normativa

Un estintore funzionante può fare la differenza tra un principio d’incendio controllato e un’emergenza fuori controllo. Ecco tutto quello che devi sapere sulla manutenzione estintori per rispettare le normative e garantire la massima sicurezza.

La manutenzione degli estintori è fondamentale e obbligatoria: questi dispositivi rappresentano la prima linea di difesa contro gli incendi, grazie alla loro diffusione capillare e alla semplicità d'uso. Ma affinché possano realmente garantire l'incolumità delle persone e la sicurezza degli ambienti, è essenziale mantenerli in perfetta efficienza attraverso controlli periodici e azioni manutentive eseguite da personale qualificato.

Un estintore trascurato potrebbe rivelarsi inefficace proprio nel momento del bisogno. Senza verifiche regolari, anche un dispositivo apparentemente integro potrebbe non funzionare quando necessario, con conseguenze potenzialmente gravi per persone, strutture e attività economiche. Approfondiamo insieme per chiarire ogni dettaglio pratico e le normative di riferimento.

L’importanza della manutenzione estintori

L’estintore è un presidio di sicurezza che, se trascurato, può perdere efficacia nel tempo o addirittura diventare pericoloso. Usura meccanica, corrosione, perdita di pressione e deterioramento degli agenti estinguenti sono solo alcuni dei fattori che ne compromettono la funzionalità. E il suo malfunzionamento non solo vanifica gli investimenti in sicurezza, ma può comportare rischi concreti:

  • Persone esposte a un incendio senza protezione reale.
  • Interruzione operativa e danni economici che superano di gran lunga il costo della manutenzione.
  • Responsabilità penali e sanzioni per mancato rispetto delle norme (D.Lgs. 81/2008 e D.M. 1/09/2021).

Investire in manutenzione significa proteggere vite, continuità produttiva e reputazione aziendale. Un estintore efficiente è un asset di sicurezza strategico, pronto a intervenire quando tutto il resto ha fallito.

Cosa prevede la normativa in merito alla manutenzione estintori?

Il quadro normativo italiano si è recentemente aggiornato con la pubblicazione della UNI 9994-1:2024, che sostituisce la precedente edizione del 2013, affiancandosi al D.Lgs. 81/2008 e al D.M. 1° settembre 2021 (“Decreto Controlli”) nel disciplinare gli obblighi di manutenzione. Le disposizioni si applicano a tutti i contesti lavorativi e ricettivi, senza eccezioni:

  • attività commerciali e produttive di qualsiasi dimensione;
  • strutture ricettive e alberghiere;
  • edifici pubblici e complessi condominiali;
  • tutti gli ambienti di lavoro.

Nel dettaglio, questi sono i riferimenti normativi principali:

  • D.Lgs. 81/2008 – disciplina generale sulla sicurezza sul lavoro e obblighi del datore di lavoro.
  • D.M. 1/09/2021 (“Decreto Controlli”) – definisce criteri generali per controllo e manutenzione, introduce l’obbligo del Registro dei controlli antincendio e disciplina la qualificazione dei tecnici manutentori (in piena applicazione dal 25/09/2025).
  • UNI 9994-1:2024 – descrive le modalità operative di sorveglianza, controllo periodico, revisione programmata e collaudo.
  • UNI 9994-2 –stabilisce i requisiti di competenza e responsabilità della persona competente (manutentore).

Le novità della UNI 9994-1:2024: cosa cambia per la manutenzione

L’edizione 2024 della norma UNI 9994-1 ha aggiornato in modo significativo le procedure di manutenzione degli estintori rispetto alla versione 2013, introducendo modifiche che impattano direttamente sull’organizzazione aziendale e sulle attività dei manutentori. Queste sono le principali novità: 

  • Revisione programmata – la periodicità è stata uniformata a 60 mesi per estintori a polvere e a CO₂, con differenziazioni più puntuali per gli estintori a base d’acqua (24, 48, 60 o 72 mesi in base al tipo e al materiale del serbatoio).
  • Collaudo – i prospetti sono stati rivisti e differenziati in base al sistema di pressione (permanente o ausiliaria) e al materiale del serbatoio (acciaio plastificato, inox, alluminio), con cadenze comprese tra 72 e 120 mesi.
  • Terminologia – è stato chiarito il ruolo della sorveglianza (periodicità definita dal responsabile, non più indicata come “mensile”) e confermata la periodicità massima di 6 mesi per il controllo periodico.
  • Documentazione – rafforzati gli obblighi di tracciabilità, con indicazioni più precise sui dati da riportare nel cartellino di manutenzione e nel Registro dei controlli antincendio.
  • Responsabilità – viene ribadita la distinzione tra la persona responsabile (datore di lavoro o delegato, che stabilisce la frequenza della sorveglianza e gestisce il registro) e la persona competente (manutentore qualificato che esegue le attività tecniche).

Questi aggiornamenti rispondono all’esigenza di garantire una manutenzione più uniforme, tracciabile e aderente alle reali condizioni operative degli estintori, innalzando il livello di sicurezza antincendio nelle aziende e negli edifici pubblici e privati.

La norma conferma che la manutenzione estintori si articola in quattro livelli di controllo, ciascuno con finalità, periodicità e modalità operative specifiche: sorveglianza, controllo periodico, revisione programmata e collaudo. Analizziamo in dettaglio ognuno di questi livelli.

Sorveglianza: verifiche visive con periodicità definita dalla persona responsabile

La sorveglianza è il primo livello di controllo sugli estintori e consiste in una serie di verifiche visive rapide. La sua periodicità non è fissa: viene stabilita dalla persona responsabile, in base al livello di rischio di incendio, all’ambiente di utilizzo e alle indicazioni del fabbricante. Tale periodicità deve essere riportata nel piano di manutenzione aziendale.

Durante la sorveglianza occorre verificare che:

  • l’estintore sia sempre posizionato in modo accessibile e visibile, con segnaletica adeguata;
  • non presenti danni, anomalie o manomissioni esterne;
  • il sigillo e i dispositivi di sicurezza siano integri;
  • l’indicatore di pressione (se presente) sia nel campo verde;
  • le etichette siano leggibili e in buono stato;
  • il cartellino di manutenzione sia presente e aggiornato;
  • per gli estintori portatili, che siano correttamente alloggiati su staffa o supporto dedicato e non appoggiati a pavimento.

L’esito della sorveglianza deve essere registrato nel registro dei controlli antincendio, a disposizione degli organi di vigilanza.

Controllo periodico: verifica semestrale approfondita

Il controllo periodico è l’attività che la norma UNI 9994-1:2024 richiede di svolgere con cadenza massima di 6 mesi. Si tratta di una verifica tecnica approfondita, che deve essere effettuata da una persona competente (manutentore qualificato e formato secondo UNI 9994-2).

Durante il controllo periodico il manutentore verifica almeno:

  • lo stato delle valvole, dei manometri, delle tubazioni e degli ugelli;
  • l’assenza di perdite, corrosione o danneggiamenti interni ed esterni;
  • la pressione e il peso degli estintori a CO₂ e dei serbatoi ausiliari;
  • la corretta compilazione e aggiornamento del cartellino di manutenzione;
  • la conformità con le indicazioni del fabbricante e le condizioni ambientali.

Quindi, il controllo periodico è distinto dalla sorveglianza (che è visiva e più frequente) e dalla revisione programmata (che prevede la sostituzione dell’agente estinguente e controlli interni).

Revisione programmata: rigenerazione dell’estintore

La revisione programmata è un intervento ciclico più approfondito, che si esegue a intervalli di 24, 48, 60 o 72 mesi a seconda della tipologia di estintore e del materiale del serbatoio, come previsto dalla UNI 9994-1:2024 e dalle istruzioni del fabbricante.

Durante la revisione il manutentore:

  • svuota il contenitore;
  • sostituisce l’agente estinguente;
  • pulisce e ispeziona internamente il serbatoio;
  • controlla o sostituisce le parti soggette a usura (valvole, guarnizioni, tubazioni).

La revisione non è un intervento unico, ma un ciclo ricorrente che accompagna la vita dell’estintore fino al collaudo o alla sua dismissione.

Collaudo: la prova idraulica di sicurezza del serbatoio

Il collaudo consiste in una prova idraulica che verifica la resistenza del serbatoio alla pressione.
Secondo la UNI 9994-1:2024, le cadenze dipendono dal tipo di estintore, dal materiale del serbatoio e dal sistema di pressione:

Tipologia di estintore

Materiale serbatoio

Sistema di pressione

Periodicità collaudo

Estintori a polvere

Acciaio

Permanente

120 mesi (10 anni)

Estintori a CO₂

Acciaio

Permanente

120 mesi (10 anni)

Estintori a base acqua

Acciaio plastificato

Ausiliaria

72 mesi (6 anni)

Estintori a base acqua

Acciaio inox o Alluminio

Permanente o Ausiliaria

120 mesi (10 anni)

Al termine della prova, se superata, l’estintore viene certificato idoneo e può continuare a essere utilizzato. In caso contrario, deve essere dismesso e sostituito.

A differenza della revisione programmata, che riguarda la sostituzione dell’agente estinguente e la verifica delle componenti interne, il collaudo certifica la sicurezza strutturale del serbatoio.

Il Registro dei controlli antincendio: obbligo e contenuti minimi

La corretta gestione della documentazione è fondamentale quanto la manutenzione stessa.
Il Registro dei controlli antincendio è obbligatorio per il datore di lavoro ai sensi del D.M. 1/09/2021 (art. 3) e del D.Lgs. 81/2008. Il registro deve:

  • essere predisposto, mantenuto aggiornato e disponibile in azienda;

  • contenere le registrazioni di tutte le attività svolte sugli estintori: sorveglianza, controllo periodico, revisione programmata e collaudo;
  • essere firmato e datato dalla persona che esegue l’intervento (persona informata o persona competente).

I contenuti minimi richiesti nel Registro dei controlli antincendio sono:

  • data dell’intervento;
  • tipologia di attività svolta (sorveglianza, controllo, revisione, collaudo);
  • esito della verifica e anomalie riscontrate;
  • interventi di manutenzione o sostituzione eseguiti;
  • identificativo del tecnico/manutentore incaricato e timbro dell’azienda manutentrice.

Un registro ben tenuto garantisce:

  • tracciabilità di tutte le attività;
  • conformità normativa in caso di controlli da parte degli organi di vigilanza (VVF, ASL, Ispettorato);
  • gestione preventiva: consente di pianificare revisioni e collaudi senza rischiare scadenze dimenticate.

Chi può effettuare la manutenzione?

La manutenzione dei dispositivi di sicurezza antincendio non può essere affidata all'improvvisazione né a interventi superficiali come una semplice verifica visiva o il controllo occasionale della pressione.

Per garantire la reale efficienza e sicurezza degli impianti, tutte le operazioni di manutenzione devono essere svolte esclusivamente da aziende specializzate e certificate, dotate di tecnici manutentori qualificati e formati secondo gli standard normativi (UNI 9994-2 e D.M. 1/09/2021).

La norma UNI 9994-2 definisce in modo preciso i requisiti di competenza, conoscenza e responsabilità che deve possedere il manutentore qualificato. Questo standard richiede che chi si occupa della manutenzione abbia:

  • una formazione specifica e approfondita sui principi e le pratiche di manutenzione degli estintori;
  • conoscenza aggiornata delle normative vigenti e delle tecnologie dei dispositivi antincendio;
  • capacità di effettuare controlli tecnici precisi e interventi di manutenzione conformi agli standard di sicurezza.

Affidarsi a professionisti certificati significa avere la certezza che:

  • I controlli saranno eseguiti in modo rigoroso, approfondito e tracciabile, con documentazione precisa di ogni intervento;
  • I dispositivi non conformi, usurati o danneggiati verranno prontamente sostituiti con estintori nuovi e certificati;
  • Il registro dei controlli antincendio verrà sempre mantenuto aggiornato e disponibile per eventuali verifiche da parte degli organi competenti;
  • L'azienda, il condominio o la struttura pubblica saranno tutelati da rischi di malfunzionamento degli estintori e da possibili sanzioni amministrative o penali derivanti dal mancato rispetto delle normative.

Manutenzione estintori: un presidio vitale per la sicurezza

La corretta manutenzione degli estintori va ben oltre il mero adempimento normativo: rappresenta un presidio essenziale per la tutela della vita umana e la salvaguardia dei beni.

Non si tratta semplicemente di essere in regola con la legge, ma di adottare una mentalità preventiva che trasformi la sicurezza da obbligo a valore condiviso. 

La sicurezza non può essere un pensiero occasionale, ma deve diventare parte integrante della gestione quotidiana. Contattaci oggi stesso per una consulenza personalizzata e proteggi il tuo ambiente con dispositivi sempre a norma e affidabili.