La segnaletica di sicurezza è obbligatoria, ma anche strategica. Scopri come renderla davvero efficace e conforme alla normativa.
In ogni azienda, piccola o grande che sia, la segnaletica di sicurezza sul lavoro rappresenta molto più di un semplice adempimento normativo. È il linguaggio visivo che guida, protegge e previene. Un sistema di segnali ben progettato può fare la differenza tra un ambiente sicuro e uno a rischio, tra un incidente evitato e un’occasione mancata di tutela.
Il contesto normativo, sempre più attento alla prevenzione, impone alle imprese l’obbligo di installare segnaletica conforme nei luoghi di lavoro. Il riferimento principale è il D.Lgs. 81/08, che nell’Allegato XXIV stabilisce criteri precisi su forme, colori, dimensioni, posizionamento e significato dei segnali.
Tuttavia, nella pratica quotidiana, si presentano spesso situazioni a rischio: cartelli rovinati, segnali mal posizionati o simboli non aggiornati. Ecco perché vedremo insieme quali sono le normative di riferimento, come scegliere la segnaletica più adatta, dove posizionarla e quali vantaggi strategici può portare una corretta implementazione e manutenzione.
Perché sì, la segnaletica è obbligatoria. Ma è anche un’opportunità concreta per migliorare la sicurezza, la comunicazione e l’efficienza nei luoghi di lavoro.
Cosa si intende per segnaletica di sicurezza sul lavoro?
La segnaletica di sicurezza sul lavoro è un insieme di segnali visivi (cartelli, etichette, pittogrammi, luci, colori) o acustici (segnali sonori e vocali) impiegati per:
- Avvertire della presenza di un pericolo;
- Indicare comportamenti da adottare o evitare;
- Segnalare vie di fuga, dispositivi di emergenza o attrezzature antincendio;
- Delimitare aree a rischio;
- Comunicare obblighi o divieti specifici.
Il linguaggio, standardizzato a livello europeo e nazionale, è stato concepito per garantire una comunicazione immediata e comprensibile anche in contesti con personale multilingue o con diversa formazione.
Normativa di riferimento per la segnaletica di sicurezza e obblighi per le aziende
In Italia, l'utilizzo della segnaletica di sicurezza sul lavoro è regolato dal D.Lgs. 81/2008 (Noto anche come “Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”), in particolare dal Titolo V, che recepisce la Direttiva Europea 92/58/CEE.
Compiti e responsabilità del datore di lavoro
Come stabilito dall'art.163 del D.Lgs. 81/2008, il datore di lavoro deve ricorrere alla segnaletica di sicurezza quando, in seguito alla valutazione dei rischi, risulta evidente che questi non possono essere evitati o adeguatamente contenuti tramite misure tecniche, organizzative o sistemi di protezione collettiva.
In tali situazioni, i segnali diventano uno strumento essenziale per indicare pericoli, obblighi o comportamenti da adottare in modo immediato ed efficace.
Gli adempimenti principali includono:
- identificare i rischi che richiedono una segnaletica specifica;
- installare i segnali in modo visibile e durevole;
- utilizzare segnali conformi alla normativa (forme, colori, pittogrammi);
- garantire la comprensione da parte dei lavoratori tramite formazione e informazione;
- verificare regolarmente lo stato e l'efficacia della segnaletica installata.
La mancata osservanza di tali responsabilità comporta sanzioni per l'azienda, sia in caso di controllo ispettivo che di eventuali infortuni.
Le principali tipologie di segnaletica per la sicurezza sul lavoro
Prima di analizzare le tipologie previste, è utile ricordare che l'Allegato XXIV del D.Lgs. 81/08 definisce i requisiti specifici della segnaletica di sicurezza, distinguendo tra:
- segnaletica permanente;
- segnaletica occasionale.
La prima comprende indicazioni stabili nel tempo, come divieti, obblighi, avvisi di pericolo e segnalazioni di dispositivi di emergenza.
La seconda, invece, viene attivata solo in determinate circostanze. Ad esempio, durante emergenze o situazioni straordinarie. Ed è rappresentata da segnali luminosi, acustici o verbali.
Inoltre, è importante tenere conto delle eventuali limitazioni sensoriali dei lavoratori come la presenza di dispositivi di protezione individuale che possono ridurre la percezione visiva o uditiva (Otoprotettori o maschere).
Adottare misure segnaletiche integrative o alternative permette di mantenere efficace la comunicazione, anche in presenza di dispositivi di protezione che riducono la percezione visiva o uditiva.
La normativa distingue diversi tipi di segnaletica, ciascuna con una funzione specifica:
1. Segnaletica di divieto
- Colore prevalente: rosso (con pittogramma nero su sfondo bianco).
- Forma: circolare.
- Scopo: vietare comportamenti pericolosi (es. "vietato fumare", "vietato l'accesso ai non addetti").
2. Segnaletica di avvertimento
- Colore prevalente: giallo o arancione (con simbolo nero).
- Forma: triangolare.
- Scopo: segnalare un potenziale pericolo (es. "Attenzione: carrelli in movimento", "Sostanze tossiche").
3. Segnaletica di prescrizione
- Colore prevalente: blu (con pittogramma bianco).
- Forma: circolare
- Scopo: imporre un comportamento obbligatorio (es. "Obbligo di indossare casco protettivo").
4. Segnaletica di salvataggio o emergenza
- Colore: verde (con simbolo bianco).
- Forma: rettangolare o quadrata.
- Scopo: indicare percorsi di fuga, uscite di sicurezza o dispositivi di primo soccorso.
5. Segnaletica antincendio
- Colore: rosso (con pittogramma bianco).
- Forma: rettangolare o quadrata.
- Scopo: identificare attrezzature antincendio (estintori, idranti, allarmi).
Per assicurare una comunicazione visiva uniforme e immediatamente comprensibile in tutta l’Unione Europea, è raccomandabile adottare pittogrammi conformi alla norma UNI EN ISO 7010. Questa norma standardizza i simboli di sicurezza e garantisce una maggiore coerenza e riconoscibilità anche in contesti lavorativi multilingue o internazionali.
Altri strumenti di segnalazione: luci, suoni, gesti e parole
A completare il sistema di comunicazione della sicurezza, oltre alla cartellonistica tradizionale, troviamo anche altri strumenti.
- Le segnalazioni luminose, come le luci lampeggianti, vengono utilizzate per attirare l’attenzione in caso di emergenza o per indicare situazioni di pericolo imminente.
- I segnali acustici, come sirene o allarmi sonori, forniscono un avviso immediato anche a chi non ha visibilità diretta del pericolo.
- In ambito operativo, in particolare durante la movimentazione dei carichi, sono spesso impiegati segnali gestuali, utili per coordinare le operazioni tra operatori in ambienti rumorosi.
- Le comunicazioni verbali, dirette o trasmesse tramite dispositivi elettronici, rappresentano una forma di segnalazione dinamica che integra e rafforza gli altri sistemi, soprattutto in situazioni che richiedono un rapido scambio di informazioni.
Come scegliere i segnali di sicurezza più adatti?
Ogni ambiente lavorativo presenta rischi e necessità specifiche. Per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e adottare soluzioni realmente efficaci, è essenziale partire da un'analisi tecnica personalizzata.
Il processo, condotto con il supporto di un RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) o di consulenti qualificati, consente di individuare i rischi specifici presenti in azienda scegliendo la segnaletica più adatta in modo mirato e conforme alla normativa.
Un approccio tecnico e consapevole permette di integrare la segnaletica di sicurezza all'interno di una strategia di prevenzione solida e realmente protettiva.
Se hai dei dubbi, il team di Pallottini Antincendi può garantirti competenze ed esperienza necessarie per un’analisi dei rischi, supportandoti nella scelta delle soluzioni segnaletiche più idonee a garantire conformità normativa, chiarezza comunicativa e sicurezza operativa.
Quali sono i principali fattori da considerare?
Non esiste una segnaletica “standard” valida per tutte le situazioni. Ogni ambiente di lavoro ha caratteristiche uniche che vanno analizzate con attenzione. Prima di installare o aggiornare i cartelli, è fondamentale valutare alcuni fattori chiave che influenzano la scelta, il posizionamento e l’efficacia dei segnali:
- Mappatura dei rischi – identificare le aree critiche e i pericoli presenti.
- Tipologia di attività – presenza di macchinari, sostanze pericolose, movimentazione merci.
- Layout aziendale – visibilità dei segnali, percorsi di evacuazione, spazi aperti o confinati.
- Caratteristiche del personale – livello di formazione, competenze linguistiche, eventuali disabilità.
Ad esempio, in un’officina meccanica con zone di saldatura e movimentazione carichi, può essere necessario installare segnaletica combinata: cartelli di divieto per vietare l’accesso ai non addetti, obblighi di dispositivi di protezione visiva e acustica, e segnalazioni di avvertimento per materiali infiammabili. Inoltre, se l’ambiente è rumoroso, è utile integrare anche segnali visivi lampeggianti per le emergenze. Questo approccio consente di rispondere efficacemente a molteplici rischi contemporanei in modo chiaro e normativamente corretto.
Quali sono le caratteristiche di una segnaletica efficace?
Installare un cartello non basta. Per essere davvero utile, e non solo un adempimento formale, la segnaletica deve rispettare criteri precisi di efficacia, tanto visiva quanto funzionale. Una segnaletica ben progettata comunica in un secondo ciò che serve sapere in una situazione potenzialmente critica:
- Chiarezza – messaggio immediato e comprensibile.
- Visibilità – posizionamento ottimale e illuminazione adeguata.
- Resistenza – materiali durevoli e adatti all’ambiente (es. antigraffio, resistenti agli agenti chimici).
- Conformità – rispetto degli standard normativi.
Manutenzione e aggiornamento: un aspetto spesso trascurato
Una segnaletica ben progettata perde efficacia se non viene mantenuta nel tempo. Dopo l’installazione iniziale, è importante prevedere controlli regolari per verificarne l’integrità, la leggibilità e la coerenza rispetto alla situazione reale dell’ambiente di lavoro.
Ogni variazione nei layout aziendali, nei processi produttivi o nei rischi presenti può rendere alcuni segnali obsoleti o insufficienti.
Per questo motivo, è necessario aggiornare la segnaletica ogni volta che intervengono cambiamenti significativi. Anche l’usura fisica gioca un ruolo importante: cartelli scoloriti, danneggiati o coperti da altri materiali devono essere sostituiti tempestivamente per garantire sempre una comunicazione efficace.
Il datore di lavoro ha la responsabilità di garantire il corretto stato e la funzionalità della segnaletica nel tempo.
Il principio ribadito nell’Allegato XXIV del D.Lgs. 81/2008, prevede la necessità di mantenere i segnali in efficienza e di aggiornarli in base a eventuali cambiamenti nell’ambiente di lavoro.
Trascurare la manutenzione può compromettere non solo la sicurezza dei lavoratori, ma anche la conformità alle normative vigenti e la credibilità dell’organizzazione stessa.
Una volta installata, la segnaletica non va dimenticata. Deve essere:
- controllata periodicamente, per verificare che sia integra e leggibile;
- aggiornata in caso di modifiche ai layout, ai processi o ai rischi presenti;
- sostituita se danneggiata, scolorita o obsoleta.
Opportunità strategiche per le aziende che adottano una corretta segnaletica di sicurezza sul posto di lavoro: molto più che conformità!
Una segnaletica corretta, aggiornata e coerente offre numerosi vantaggi, anche oltre la conformità normativa:
- Riduce il rischio di infortuni – migliora la percezione del pericolo e l’orientamento nei locali aziendali;
- Aumenta l’efficienza operativa – i flussi sono più ordinati, i percorsi più chiari, i tempi morti si riducono;
- Migliora la comunicazione visiva interna – facilita anche la gestione logistica e degli spazi (es. magazzini, reparti produttivi, ecc.);
- È un elemento visibile di cultura della sicurezza – influenza positivamente il clima interno e la percezione da parte di clienti, auditor e certificatori.
In altre parole: la segnaletica non è un cartello appeso al muro. È un messaggio continuo che l’azienda dà ogni giorno alle persone che ci lavorano dentro.
Segnaletica di sicurezza sul lavoro: più che obbligo, un presidio quotidiano
La segnaletica di sicurezza sul lavoro non è un dettaglio estetico o un adempimento formale, ma uno strumento operativo concreto per tutelare le persone, prevenire errori e garantire continuità all'attività aziendale. Quando è ben progettata, aggiornata e mantenuta, contribuisce in modo attivo alla cultura della sicurezza aziendale, diventando parte integrante dell'organizzazione.
Affidarsi a tecnici qualificati è il modo più sicuro per implementare un sistema segnaletico coerente, efficace e pienamente conforme alle normative. Questo approccio consente non solo di evitare sanzioni, ma di lavorare ogni giorno in un ambiente più ordinato, protetto e funzionale.
Hai dubbi sulla segnaletica della tua azienda?
La sicurezza sul lavoro parte dai segnali giusti.
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