Valutazione del rischio elettrico: quali sono le figure professionali coinvolte e tutti i fattori da considerare

22 dic 2025

Valutazione del rischio elettrico: quali sono le figure professionali coinvolte e tutti i fattori da considerare

La Valutazione del rischio elettrico è ciò che trasforma un obbligo in sicurezza reale. Qui trovi norme aggiornate, figure coinvolte e punti chiave da non saltare.

La valutazione del rischio elettrico è una delle attività centrali per garantire la sicurezza in qualsiasi ambiente di lavoro, dagli impianti industriali agli spazi commerciali.

Un’anomalia elettrica può generare infortuni, incendi, danni agli impianti e interruzioni operative. Per questo la normativa non si limita a richiederne la presenza, ma impone un processo strutturato che coinvolge figure professionali qualificate e competenze specifiche.

Un’accurata analisi consente di prevenire guasti, individuare vulnerabilità e assicurare continuità alle attività. La valutazione non è statica ma deve tenere conto della configurazione reale degli impianti, delle condizioni ambientali e delle modalità di utilizzo quotidiano.

Che cos’è la valutazione del rischio elettrico

L’attività di verifica delle condizioni elettriche individua i pericoli legati all’elettricità e definisce le misure necessarie per tutelare le persone. Analizza l’intero ciclo di vita degli impianti - dalla progettazione all’installazione, passando per esercizio, manutenzione e modifiche - garantendo sicurezza in ogni fase.

L’analisi dei rischi elettrici, prevista dal D.Lgs. 81/2008 (artt. 17, 28 e 80–86), è parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Il suo obiettivo è identificare, valutare e gestire i pericoli legati all’uso dell’energia elettrica attraverso misure preventive e protettive proporzionate ai rischi rilevati. Tiene conto degli scenari critici più ricorrenti: contatti diretti o indiretti con parti in tensione, arco elettrico ed effetti termici, sovraccarichi, cortocircuiti, guasti di isolamento e rischi aggiuntivi in ambienti particolari, come atmosfere potenzialmente esplosive (ATEX).

Il valore del processo è pratico in quanto deve riflettere la realtà operativa, gli impianti presenti e le attività svolte, con aggiornamenti periodici e controlli sul campo.

Le figure professionali coinvolte nella valutazione del rischio elettrico

Una valutazione efficace richiede la collaborazione di più ruoli, ciascuno con competenze specifiche definite dalla normativa e dalle regole tecniche.

Responsabilità del datore di lavoro e del RSPP

Il datore di lavoro è il responsabile ultimo del processo. Deve assicurare che l’analisi venga svolta da personale qualificato, mettere a disposizione le risorse necessarie e verificare che gli operatori sugli impianti dispongano di formazione adeguata e attestati aggiornati.

L’RSPP supporta l’analisi specialistica e integra il rischio elettrico nel DVR. Coordina il lavoro tra tecnici interni, aziende esterne e professionisti abilitati, garantendo che le procedure siano coerenti con l’operatività aziendale.

Professionisti tecnici abilitati

La normativa CEI 11-27, armonizzata con lo standard europeo CEI EN 50110-1, definisce le qualifiche professionali necessarie per eseguire lavori elettrici e attività in prossimità di parti attive:

  • PES (Persona Esperta): possiede competenze avanzate per valutare rischi specifici, supervisionare procedure e definire distanze di sicurezza.
  • PAV (Persona Avvertita): lavora sotto supervisione ed è adeguatamente formata sui pericoli elettrici.
  • PEI (Persona Idonea): è la figura che, oltre a essere PES o PAV, è stata formalmente abilitata dal Datore di Lavoro ai lavori sotto tensione (BT/MT) dopo formazione specifica CEI 11-27 e verifica pratica delle competenze.

A queste figure si affiancano i tecnici abilitati ai sensi del DM 37/08, responsabili dell’installazione e della manutenzione degli impianti, e i tecnici autorizzati alle verifiche periodiche previste dalle norme CEI (es. CEI 64-8). Nei luoghi di lavoro, oltre alle norme CEI, conta anche il DPR 462/01, poiché impone verifiche periodiche obbligatorie di messa a terra e protezione dai fulmini da parte di soggetti abilitati.

Per chiarezza informativa: nel 2025 la CEI 11-27 è stata aggiornata (ed. 2025) con maggiore enfasi su ruoli/competenze e sulla gestione del rischio da arco elettrico (arc-flash).

Contesti con i Vigili del Fuoco

Nelle attività soggette ai controlli previsti dal DPR 151/2011, la valutazione deve essere coerente con il progetto antincendio approvato.

I professionisti antincendio dovranno verificare che l’impianto elettrico sia compatibile con le misure di prevenzione incendi, integrando gli aspetti elettrici nella strategia di sicurezza complessiva.

Non si tratta di un intervento diretto dei Vigili del Fuoco, ma di un coordinamento tecnico previsto dalla normativa.

Altre figure professionali qualificate

Alle qualifiche PES, PAV e PEI si affiancano alcune figure organizzative previste dalla CEI EN 50110-1, fondamentali per garantire una corretta gestione dei lavori elettrici.

  • L’Unità Responsabile dell’Impianto (URI) è il soggetto che ha la responsabilità complessiva dell’impianto elettrico e delle sue condizioni di sicurezza.
  • Il Responsabile dell’Impianto (RI) coordina le attività sulle parti elettriche e definisce le condizioni affinché gli operatori possano lavorare in sicurezza.
  • Il Preposto ai Lavori (PL), invece, gestisce operativamente l’esecuzione del lavoro, verificando che le procedure siano seguite e che l’area sia idonea all’intervento.
  • URL (Unità Responsabile dei Lavori): figura incaricata di organizzare e coordinare i lavori elettrici in sicurezza secondo CEI 11-27/EN 50110-1.

Queste figure, pur non svolgendo direttamente lavori elettrici, assicurano che ogni attività sia pianificata, autorizzata e supervisionata nel rispetto delle norme tecniche.

I fattori da considerare nell’analisi di valutazione del rischio elettrico

Per costruire un quadro davvero attendibile della sicurezza elettrica, non basta controllare l’impianto nel suo insieme: occorre valutare come è stato progettato, in quali condizioni opera, come vengono utilizzate le attrezzature e quali procedure regolano le attività quotidiane.

Solo integrando questi elementi è possibile individuare i punti critici e definire misure efficaci.

Caratteristiche dell’impianto elettrico

La valutazione parte sempre dalla struttura tecnica dell’impianto. È necessario verificare la conformità alle norme CEI, lo stato di conservazione delle linee, l’efficienza delle protezioni (differenziali, magnetotermici, fusibili), la continuità dell’impianto di terra e il corretto dimensionamento dei cavi.

Anche la qualità dei quadri elettrici e la loro adeguatezza rispetto alle condizioni operative rappresentano un elemento chiave.

Impianti datati o con manutenzione non documentata aumentano in modo significativo il rischio di guasti o malfunzionamenti.

Condizioni ambientali

Il contesto in cui l’impianto è installato modifica sensibilmente il livello di rischio.

Umidità, polveri conduttive, temperature estreme, atmosfere potenzialmente esplosive (ATEX) o ambienti con sostanze corrosive richiedono misure di protezione specifiche.

Spazi metallici, aree ristrette o ambienti confinati impongono gradi di protezione più elevati e una scelta più attenta dei DPI.

Utilizzo e manutenzione delle apparecchiature

Il modo in cui macchinari e attrezzature vengono utilizzati incide sulla sicurezza dell’intero sistema.

Cicli di lavoro intensivi, presenza di quadri mobili, prolunghe, utensili portatili e apparecchiature soggette a usura richiedono controlli periodici su isolamento, integrità delle protezioni e compatibilità ambientale.

Prima di qualunque intervento è indispensabile adottare procedure corrette di sezionamento, messa a terra e messa in sicurezza (LOTO).

Compresenza di operatori e aziende esterne

La presenza simultanea di più imprese o manutentori aumenta il rischio di interferenze operative. Come previsto dal D.Lgs. 81/08 (art. 26), devono essere definiti permessi di lavoro, piani di coordinamento e procedure di sicurezza condivise per evitare sovrapposizioni e situazioni critiche.

Documentazione e tracciabilità

Un impianto sicuro non dipende solo dagli aspetti tecnici, ma anche dalla corretta gestione dei documenti. Registri delle verifiche, evidenze delle manutenzioni, documentazione DM 37/08 e tracciabilità degli interventi permettono di dimostrare la conformità dell’impianto e di ricostruire la sua storia nel tempo.

Procedure di emergenza

La valutazione deve includere anche la gestione delle emergenze elettriche. Sono fondamentali indicazioni chiare su modalità di sezionamento, disattivazione delle alimentazioni, contatto con i soccorsi e interventi immediati in caso di folgorazione o incendio di origine elettrica.

Le misure di prevenzione e protezione

Le misure da adottare dipendono dai rischi individuati e devono essere proporzionate alle caratteristiche dell’impianto e dell’attività (art. 80 del D.Lgs. 81/2008). L’obiettivo è ridurre la probabilità che un guasto si trasformi in un incidente.

Tra le misure principali rientrano protezioni differenziali e magnetotermici adeguatamente dimensionate, verifiche periodiche dell’impianto di terra, protezioni fisiche e limitazione degli accessi, manutenzione programmata e formazione specifica degli operatori.

Nei contesti soggetti al DPR 151/2011, la valutazione deve essere coerente con la SCIA antincendio e con le misure attive e passive previste.

Come rendere efficace la valutazione del rischio elettrico

La valutazione del rischio elettrico richiede competenze tecniche, conoscenza delle norme CEI e capacità di interpretare la relazione tra impianti, ambienti e attività svolte.

Affidarsi a professionisti qualificati permette di individuare criticità spesso non evidenti, ridurre il rischio operativo e garantire la conformità alle norme.

Pallottini Antincendi affianca aziende e gestori nella valutazione del rischio elettrico, integrando esperienza sul campo e competenze specialistiche.

Intervenire oggi sul rischio elettrico significa ridurre fermi impianto, evitare sanzioni e prevenire incidenti. Vuoi verificare la sicurezza dei tuoi impianti o aggiornare la valutazione del rischio elettrico? Contattaci per una consulenza professionale.

Maggiori informazioni su: Valutazione del rischio elettrico