Manutenzione antincendio: scadenze e obblighi di legge per le aziende

8 apr 2025

Manutenzione antincendio: scadenze e obblighi di legge per le aziende

La manutenzione antincendio mitiga i rischi e protegge il futuro della tua azienda. Scopri cosa prevede la legge e come metterti al sicuro, senza pensieri.

Garantire la sicurezza antincendio negli ambienti di lavoro non è solo una questione di buon senso, ma un preciso obbligo normativo. La manutenzione periodica degli impianti antincendio – estintori, idranti, rivelatori, sprinkler e altri dispositivi – è determinante per assicurare la prontezza operativa in caso di emergenza.

Un'attività organizzata e sistematica è indispensabile per mantenere ogni componente in perfette condizioni di funzionamento. In un contesto aziendale, ogni impianto deve essere pronto ad attivarsi tempestivamente per contenere o spegnere un principio di incendio, tutelando persone, beni e continuità operativa.

Entriamo ora nel vivo della normativa per comprendere tutti gli adempimenti legali legati alla manutenzione antincendio, con un focus su tempistiche, requisiti e sanzioni che coinvolgono l’intero sistema impiantistico richiesto per legge.

La manutenzione impianti antincendio: cosa prevede la legge?

Il quadro giuridico principale è costituito dal D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza), che all'articolo 15 stabilisce l'obbligo per le aziende di adottare tutte le misure necessarie per prevenire gli incendi e garantire l'incolumità dei lavoratori. A questo si aggiungono:

  • le specifiche tecniche contenute nelle norme UNI, che definiscono gli standard qualitativi e le procedure di manutenzione per i vari dispositivi.
  • il Decreto Ministeriale 1 settembre 2021 ("Decreto Controlli"), che disciplina in modo dettagliato le attività di sorveglianza, controllo periodico e manutenzione degli impianti e presidi antincendio, introducendo obblighi puntuali su frequenza degli interventi, qualifica degli operatori e gestione documentale.

Il rispetto di questi adempimenti è essenziale per garantire che tutti i dispositivi antincendio siano sempre efficienti, funzionanti e pronti all'uso in caso di emergenza. Dunque, affinché un impianto sia effettivamente conforme alle normative di sicurezza, è indispensabile che venga sottoposto a controlli puntuali, eseguiti esclusivamente da professionisti qualificati.

Mantenere in efficienza gli impianti antincendio richiede un approccio organizzato e sistematico. Dopo aver definito gli obblighi normativi e i requisiti di controllo, ogni azienda deve pianificare in modo strutturato gli interventi di sorveglianza, manutenzione e verifica funzionale, per assicurare la piena operatività dei presidi antincendio in caso di necessità.

Gli interventi devono interessare l'intero sistema di sicurezza antincendio, in particolare:​

  • Estintori portatili e carrellati
  • Reti idranti
  • Impianti sprinkler
  • Sistemi di rivelazione e allarme incendio
  • Sistemi di spegnimento automatico (gas, schiuma, polvere)
  • Porte tagliafuoco o dispositivi di compartimentazione.

Pianificazione degli interventi: scadenze e tempistiche per ogni sistema

Ogni azienda è tenuta a stabilire un programma di manutenzione antincendio attraverso un'attenta e approfondita analisi. La valutazione della tipologia, delle condizioni di utilizzo e delle caratteristiche tecniche riguarda ciascun impianto installato negli ambienti aziendali.

A stabilire le corrette frequenze e le modalità di intervento sono le norme tecniche di riferimento, che indicano con precisione come eseguire i controlli per assicurare il corretto funzionamento e il rispetto degli standard di sicurezza antincendio.

Manutenzione degli estintori (norma UNI 9994-1)

La manutenzione degli estintori è un obbligo normativo per tutte le aziende. La norma UNI 9994-1 stabilisce i criteri operativi da seguire per mantenere i dispositivi in perfetta efficienza, attraverso un ciclo di controlli che comprende sia le attività ordinarie che quelle straordinarie.

Il datore di lavoro è responsabile di garantire che gli estintori siano costantemente carichi, funzionanti e facilmente accessibili. Per garantire la sicurezza, gli estintori devono essere controllati periodicamente da tecnici qualificati.

Le verifiche principali includono:

  • Controllo visivo: almeno una volta al mese, a cura dell’azienda
  • Controllo semestrale: da parte di tecnico qualificato
  • Revisione: ogni 36 mesi per estintori a polvere e CO₂, ogni 18 mesi per quelli ad acqua
  • Collaudo: ogni 12 anni (polvere e CO₂), ogni 6 anni (estintori ad acqua)

Il controllo degli idranti (norme UNI 10779 e UNI EN 671-3)

La manutenzione degli idranti è regolata da due norme tecniche: la UNI 10779, che disciplina gli impianti di alimentazione idrica antincendio, e la UNI EN 671-3, che definisce i criteri per la manutenzione di naspi e idranti a muro.

Entrambe le norme sono applicabili a ogni tipo di edificio, indipendentemente dalla destinazione d’uso, e hanno l’obiettivo di assicurare che i presidi siano pronti a garantire un primo intervento efficace in caso d’incendio.

Durante i controlli è necessario verificare l’accessibilità dei dispositivi, l’assenza di danni, corrosione o perdite, e la presenza della corretta segnaletica di sicurezza.

Le attività includono anche la verifica dei fissaggi a parete, degli indicatori di pressione, della rotazione delle bobine (per i naspi), della funzionalità delle valvole e delle lance, oltre a controlli sulle cassette e sulle tubazioni.

Le operazioni si suddividono in:

  • Controllo funzionale semestrale, per testare il funzionamento dei componenti principali;
  • Manutenzione ordinaria annuale, con interventi su valvole, rubinetti e tubazioni;
  • Prova di tenuta quinquennale, per verificare la resistenza della rete idrica antincendio.

Manutenzione e controllo degli impianti sprinkler (norma UNI EN 12845)

Gli impianti sprinkler, particolarmente indicati per capannoni industriali, depositi e grandi superfici aziendali, offrono un’efficace protezione automatica contro la propagazione del fuoco. La normativa UNI EN 12845 fornisce le indicazioni tecniche sia per la progettazione che per la manutenzione.

La manutenzione degli impianti sprinkler prevede controlli programmati su più livelli. Alcuni componenti, come valvole e indicatori di flusso, richiedono verifiche settimanali, mensili e trimestrali. A queste si aggiungono interventi semestrali e annuali con prove pratiche sul funzionamento dell’intero impianto. Ogni 10 anni è obbligatoria una verifica completa del sistema, finalizzata a confermare l’efficienza e la conformità normativa.

Sistemi di rivelazione e allarme incendio

I sistemi di rivelazione e allarme incendio rappresentano una componente indispensabile della manutenzione antincendio preventiva, contribuendo all’attivazione tempestiva delle misure di emergenza e alla protezione degli ambienti di lavoro.

Progettati per rilevare tempestivamente la presenza di fumo o calore, permettono l’attivazione rapida delle misure di emergenza e l’evacuazione degli ambienti.

La norma UNI 9795 definisce gli standard di riferimento per garantire la funzionalità costante di questi impianti. Sono previste verifiche semestrali sui rivelatori e sulla centrale, da eseguire tramite test tecnici specifici.

In presenza di guasti, anomalie o malfunzionamenti, sono previste operazioni straordinarie per mantenere il sistema sempre efficiente.

Manutenzione delle porte tagliafuoco

Le porte tagliafuoco (note anche come chiusure tagliafuoco) sono dispositivi fondamentali per garantire la compartimentazione degli ambienti e rallentare la propagazione di fumo e fiamme in caso d’incendio. Installate lungo le vie di esodo o in prossimità di comparti a rischio, rappresentano una componente strategica dei sistemi antincendio aziendali e richiedono una manutenzione regolare.

La norma UNI 11473-1 definisce i criteri per l’installazione e la manutenzione delle porte tagliafuoco, mentre il DM 1° settembre 2021 (Decreto Controlli) impone l’obbligo di controlli periodici.

Le verifiche comprendono:

  • l’integrità del battente e del telaio;
  • la presenza e lo stato delle guarnizioni intumescenti;
  • il corretto funzionamento dei dispositivi di autochiusura e delle cerniere;
  • la leggibilità e la presenza della segnaletica di sicurezza.

Una manutenzione regolare è essenziale per garantire la piena efficienza delle porte in caso di emergenza e tutelare concretamente la sicurezza della tua azienda. I nostri tecnici certificati offrono controlli periodici per verificare lo stato delle porte tagliafuoco, intervenire in caso di anomalie e assicurare la piena affidabilità di ogni presidio installato nella tua azienda.

Chi può eseguire la manutenzione antincendio?

In ambito aziendale, la manutenzione antincendio è un obbligo normativo e per tal motivo affidata esclusivamente a professionisti abilitati, in possesso delle competenze tecniche richieste e delle certificazioni previste dalla legge.

Il D.M. 1 settembre 2021 ("Decreto Controlli") ha definito in modo puntuale i requisiti di qualificazione per i tecnici manutentori antincendio: dal 25 settembre 2022, per operare legalmente, è necessario aver completato un percorso formativo certificato e superato un esame teorico-pratico presso un ente accreditato.

Improvvisare non è consentito: solo operatori qualificati secondo questi criteri possono garantire il corretto svolgimento degli interventi e il rilascio della relativa documentazione di conformità.

L’adempimento di questo obbligo non riguarda solo la conformità normativa, ma incide anche sul piano assicurativo: una documentazione incompleta o assente può compromettere la validità delle coperture in caso di incendio, esponendo l’azienda a gravi responsabilità civili e penali.

In particolare, il D.M. 1 settembre 2021 prevede che ogni intervento di controllo, manutenzione o sorveglianza venga registrato in un apposito registro dei controlli antincendio, aggiornato e conservato presso l’azienda. Questo documento rappresenta una prova formale della corretta gestione della sicurezza e può essere richiesto in fase di ispezione o accertamento assicurativo.

La tenuta del registro è obbligatoria e va effettuata da tecnici qualificati, che devono firmare ogni intervento eseguito, indicando data, tipo di attività svolta e conformità del presidio.

I nostri tecnici certificati effettuano ogni intervento secondo standard riconosciuti, garantendo tracciabilità, conformità normativa e tempestività operativa.

Una manutenzione documentata e svolta secondo criteri tecnici certificati è oggi indispensabile non solo per rispettare la legge, ma per proteggere concretamente persone, beni e continuità operativa dell’impresa.

Sanzioni previste per mancata manutenzione degli impianti

Ignorare o sottovalutare gli obblighi di manutenzione antincendio non comporta solo un rischio per la sicurezza, ma espone l’azienda a conseguenze concrete e rilevanti sotto il profilo giuridico e operativo.

Il datore di lavoro è legalmente responsabile della corretta gestione della sicurezza antincendio. La mancata esecuzione degli interventi previsti, l’assenza di documentazione aggiornata o l’affidamento delle verifiche a personale non qualificato possono comportare:

  • Sanzioni amministrative e penali, previste dal D.Lgs. 81/2008 per la violazione degli obblighi di prevenzione incendi;
  • Sospensione dell’attività lavorativa da parte degli organi ispettivi, in caso di gravi inadempienze;
  • Responsabilità diretta del datore di lavoro, anche in sede penale, in caso di incidenti legati al malfunzionamento o all’assenza dei dispositivi antincendio.

Rispettare le scadenze di manutenzione antincendio, affidarsi a tecnici qualificati e conservare la relativa documentazione non è solo una buona prassi: è un obbligo previsto dalla legge e una garanzia di continuità per l’attività aziendale.

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